Eventi al Miralago

Sabato 22 agosto

ore 21.30 ca.

GRATUITO, posti illimitati!

Dalla Puglia alla vita sui colli bolognesi, approda al Brasimone la pop-band più divertente dell’estate. La generazione del “Supersantos”, il mitico pallone di plastica anni ’70, è il simbolo della giocosità della musica degli Etnia, canzoni come una partita di calcio, piene di azioni rocambolesche e spettacolo. Ispirati dalla stagione musicale degli anni ’70 e proseguito negli anni ’80 dai grandi autori italiani, i supersantos hanno riavviato i lavori, modernizzando e facendo proprio quello spirito che li fa autodefinire “avventurieri della musica”. È una musica cordiale, frizzante, condita qua e là con qualche battuta di spirito: un itinerario artistico senza gravità e fatto col groove, una commistione di folk, pop, blues, dance anni 80, reggae, rocksteady e swing che converge in un’unica direzione: La Canzone, La Canzonetta, La Canzonaccia, La Canzonissima, La Canzonata…   www.etniasupersantos.com

Sabato 22 agosto

ore 23 ca.

Gratuito, posti illimitati!

Un Astronomo Ordinario in pensione, ex direttore dell’INAF-Osservatorio Astronomico di Bologna, vice-presidente della SAIt, Società Astronomica Italiana, esperto di evoluzione stellare e galattica e instancabile divulgatore. E un precarissimo assegnista di ricerca in Fisica e Astrofisica all’Università dell’Insurbia (Como) che in pensione non andrà mai, ma che in compenso è anche un grande musicista armonicista, fumettista e blogger. Parleranno di stelle. Proprio delle stelle che saranno visibili nel cielo di Brasimone la notte del 22 agosto. Con l’aiuto di un laser manuale, racconteranno cosa fanno, come nascono, vivono, muoiono, con tanto di gossip astrofisico sui dubbi personaggi che, secondo il mito, si celano dietro le forme delle costellazioni.

Caldamente consigliate mente aperta… e coperte.

 

[Potrebbe interessarti anche l’escursione “Tempus fugit. Di orologi solari e d’altre stelle”, di cui trovi informazioni in questa pagina]

Sabato 22 agosto

ore 17.00

Gratuito, posti illimitati!

“Cucina di frontiera” è il libro che racchiude quasi trent’anni di carriera di Lucia Antonelli, chef de ‘La Taverna del Cacciatore’ di Castiglione dei Pepoli, tanto pluri-premiata per le sue sfoglie e i suoi tortellini da essere approdata in televisione. Beatrice Calìa, d’altro canto, è “L’Erbana”, chef di cucina Natural Green e docente di educazione alimentare. Il suo lavoro rappresenta l’evoluzione della lunga ricerca di equilibrio tra salute, nutrimento e piacere nel pieno rispetto della natura e della sua salvaguardia. I loro percorsi diversi si ricongiungono nell’amore per il territorio e il mangiar bene. Intervistate dalla giornalista Livia Elena Laurentino, parleranno delle loro cucine e delle loro visioni. Ma come si fa a parlare di cucina, senza assaggiarla? Merenda assicurata!

Sabato 22 agosto

ore 10.30

Gratuito. Posti: 40 ca.

Forse pochi sanno che ENEA è partner del Programma Nazionale di Ricerche in Antartide, un progetto promosso dal Ministero dell’Istruzione, che proprio quest’anno compie 30 anni. E che proprio nella sede ENEA di Brasimone forma e abilita i ricercatori prima della loro partenza per il Polo Sud. Là, tra ghiacci perenni, pinguini e preziose collaborazioni internazionali, vengono portate avanti campagne scientifiche di astronomia, astrofisica, scienze dell’atmosfera, della terra, biologia e medicina, sia per lo studio del continente antartico, che di portata globale. Non capita tutti i giorni di poter essere in collegamento con i nostri connazionali di stanza a 15.000 km da casa. E voi, pensate di perdere questa occasione?!
Il collegamento, sperando in condizioni meteorologiche che permettano di stabilirlo, sarà contestualizzato dalla presentazione “Antartide terra di scienza e di pace”, a cura di Sergio Gamberini del Centro Ricerche Enea Brasimone.

Domenica 23 agosto

ore 14.30

Gratuito. Posti illimitati1

Succede che poco più di 50 anni fa, Padre Samuele Testa fondasse una prima società di Canottieri detti del Collegio San Giovanni, che nel 1968 diventò la Società Canottieri di Brasimone. E che molti di coloro che hanno imparato a vogare nelle acque del Brasimone, sono finiti con diventare più volte campioni del mondo della disciplina. Su questa storia di passione e amicizia, Lagolandia non solo ospita una mostra, ma è lieta di presentare l’annesso volume fotografico, stampato in tiratura limitata ed acquistabile sia in prevendita che in loco… presentazione dei protagonisti di ieri e di oggi rigorosamente inclusa.

Domenica 23 agosto

ore 18.00

Gratuito. Posti illimitati!

Un lago, una piattaforma, una danzatrice. Una nuova prospettiva di visione. La distanza che invade la fruizione, l’immagine, il movimento. Un miraggio. La perpendicolaritá del corpo plastico su di un fluido. Una rifrazione.

La piattaforma di ENEA,  che galleggia sulle acque del Brasimone, è un passaggio inevitabile per i ricercatori che intendono partire per l’Antartide. Qui avviene il training che selezionerà i migliori per partire per il Polo Sud, qui imparano a immergersi, come passando attraverso diversi spazi-tempo, per raggiungere il luogo più remoto che possiamo immaginare. Carolina Fanti, danzatrice e performer, rievocherà quello stato, quel momento, dentro e fuori dall’acqua, interpretando con il corpo il contesto in cui sta muovendosi e tutto l’ambiente – naturale e culturale –  che la circonda.

Il pubblico potrà seguirla dall’acqua, raggiungendo la piattaforma con una barca, a nuoto, dalla riva, con un binocolo. La distanza, e il modo di avvicinarsi alla performance, è parte dell’atto stesso.

< class="icon_title " style="">Domenica 23 agosto

ore 18.30

< class="icon_title " style="">Gratuito. Posti: 70 ca.

Come narrano le antiche leggende, c’è sempre un mostro ad agitare le acque di un lago, e così come c’è chi lo considera una minaccia, altri ne sono affascinati e iniziano a conviverci. Attorno alle splendide acque del Brasimone, l’incantevole natura e la fantascientifica industrializzazione si sono incontrati in un inconsapevole e ambizioso sogno. Come sempre, Lagolandia chiude con una proiezione cinematografica, quest’anno con il documentario di Riccardo Palladino, regista romano rimasto tanto colpito dalla particolarità del Brasimone, da immergersi in un viaggio fatto pellicole di cineamatori, documentari industriali e materiale di informazione attorno a cui costruire la storia della piccola Sharon.